06 screeshotWEEKEND IN MONASTERO

di Debora Spolverato

Ricordavo sempre con entusiasmo l’ultima volta che sono stata ospite al convento dalle Suore Clarisse di Sant’Agata Feltria, sette anni fa con mio marito e i miei due bambini. Ogni anno guardavo quando gli amici di Villa Immacolata proponevano il weekend in Monastero…. e il cuore andava a quei giorni di respiro, e finalmente quest’anno sono riuscita a tornare. A casa avevo detto: “Io vado anche da sola”. E così, venerdì 21 giugno, mi sono ritrovata in viaggio con mio marito, verso “il colle del respiro”. Mi piace chiamarlo così, perché senti che quando arrivi tutto prende un altro ritmo, porti nel cuore tanti pensieri di casa ma là diventano più leggeri, pensi ai figli e li affidi. L’orologio lo guardi solo per arrivare puntuale alle liturgie ma non guardi a che ora finiscono.

Avevo proprio il desiderio di pregare con il canto, assieme alle sorelle, però, poi ho deciso di non emettere suoni con la mia voce e di ascoltare e fare entrare quella preghiera armoniosa dentro di me.

Ecco una parola che mi ha accompagnato in questi tre giorni “Ascoltare”. Ascoltare mio marito in un tempo diverso da casa dove ti rivedi davanti al Signore come coppia e ringrazi per questi 22 anni di matrimonio.

Ascoltare le persone che hanno condiviso con me questi giorni, aiutandoci in cucina e condividendo con semplicità e raccontandoci le nostre storie tra i profumi della tavola. Ascoltare il vento in una passeggiata solitaria, dove lasci che lo Spirito riempia la tua vita. Ascoltare i tre momenti di riflessione delle sorelle Clarisse. Quest’anno ha dato voce Suor Milena con due grandi parole: Libertà e Desiderio.

Siamo partiti da una visione filosofica per poi ritrovare queste due parole dentro alla liturgia delle ore.

Già mi ero preoccupata a non riuscire a seguire un discorso di filosofia e invece è stato molto bello, grazie a Suor Milena che ha usato un linguaggio semplice. Si è fatta aiutare da due teologi -filosofi: Tommaso d’Aquino e Bonaventura da Bagnoregio: con loro siamo entrati a capire la struttura dell’uomo, le motivazioni per cui egli agisce. Entrare nel loro pensiero e capire dove ci ritroviamo simili è stato davvero interessante. Tutte le volte che siamo chiamati ad avere un nostro pensiero viviamo la libertà e il desiderio.

Poi, siamo passati a capire come possiamo essere liberi e capaci di desiderare dentro il Rito (rito inteso come liturgia delle ore). L’esperienza di liberazione è uscire da noi stessi per entrare dentro un corpo, il corpo di Cristo. Siamo liberi perché appartenenti ad un corpo! Dalla liturgia usciamo con un desiderio che diventa vita.

Ho sintetizzato molto i miei pensieri. Perché queste esperienze vanno veramente vissute per poterle calare nel quotidiano. A volte mi esprimo meglio con le immagini… e se pensavo che la libertà fosse una corsa al mare e liberare i pensieri tra il cielo e la terra… ora ho un'altra immagine dentro di me: per essere veramente libera lascio le cose che riempiono, che pesano e scelgo dove stare, dentro la luce di chi ci ama...
e adesso che sono a casa e sono travolta dal quotidiano, cerco con la mente di tornare là sul colle del respiro per farmi catturare dal vento dello Spirito Santo.

 

Tags: fede, incontro con Cristo

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